Un percorso per dire
addio ai segni del tempo dal viso all’ombelico, passando per palpebre, fronte, zigomi, mandibole, collo e sottobraccia senza punti, cerotti, traumi e rischi. Oggi la medicina estetica permette di effettuare una serie di trattamenti non invasivi con risultati superiori alla chirurgia tradizionale, senza bisturi e senza cicatrici.
Lo strumento usato è il
Plexr ovvero la “chirurgia che non taglia”,strumento inventato dal Prof.Giorgio Fippi, vanto della Medicina Estetica Italiana e non solo. Lavora per sublimazione (evaporazione istantanea) di aree puntiformi di meno di un millimetro quadrato di pelle e senza bisogno di anestesia. In poche sedute, da due a quattro, una al mese, tende e leviga la pelle del viso e del corpo (anche zone delicate) con un evidente ringiovanimento e tonicità.
Il risultato è definitivo e supera di gran lunga qualsiasi laser CO2, radio bisturi e radiofrequenze per efficacia, sicurezza e costi.
Campi di applicazione: Blefaroplastica, minilifting, rughe, cicatrici, macchie, da sole e profonde, acne, tatuaggi, piccole escrescenze epidermiche,xantelasmi.
La Chirurgia non Ablativa ci permette di ringiovanire in modo veramente naturale, senza rischi combattendo ed eliminando gli inevitabili segni del tempo, come gli antiestetici cedimenti di pelle intorno a occhi e bocca, le smagliature e le lassità cutanee dell’ombelico e delle braccia, ridefinendo le volumetrie per ottimizzare il tono cutaneo.
Con la Blefaroplastica non Ablativa si può illuminare uno sguardo reso spento da un eccesso di cute della palpebra superiore e,
se necessario, si può alzare il sopracciglio rendendo ancora più armonico il risultato in quanto, così facendo si vedono scomparire in un “batter d’occhio” le rughe periorbitarie. Oltre alla blefaroplastica gli interventi di Chirurgia non Ablativa più richiesti sono: il mini lifting del viso, il lifting della cute del collo e decolleté, l’accorciamento della pelle in eccesso della radice degli arti superiori, il trattamento delle smagliature periombelicali e il lifting della cute circostante.
PALPEBRE
Risultato: l’effetto si apprezza immediatamente durante la seduta in cui il paziente taking viagra without ed viene invitato ad aprire e chiudere gli occhi per ottimizzare il risultato estetico.
Quello che si vede appena terminata la seduta, è lo stesso risultato che si manterrà nel tempo, mesi o anni in base allo stile di vita del paziente.
Per evitare gonfiori e disagi per il paziente è preferibile suddividere il trattamento in quattro sedute, anche se per i casi di lieve entità bastano due sedute online pharmacy technician comunque intervallate da ventotto giorni.
La seduta dura pochi minuti (3-10 Max) e il paziente può tranquillamente riprendere la sua attività.
Il consiglio da dare è quello di evitare di applicare sulla parte creme o cosmetici.
Il paziente dovrà lavarsi come sempre, asciugare la parte tamponando con un fazzoletto di cotone, avendo l’accortezza di non strofinare.
Le sedute variano da una a quattro e possono essere effettuate anche una all’anno, basta che tra una seduta e l’altra siano almeno passati i classici 28 giorni del turn-over cellulare.
La richiesta di questo tipo di intervento non riguarda solo persone mature di entrambe i sessi ma anche giovani che presentano il problema in forma molto lieve, tale http://viagraonline-4rxpharmacy.com/ da sconsigliare l’intervento tradizionale con il bisturi o il laser, e sempre maggiore è la richiesta da parte degli uomini che rappresentano un buon 30% delle richieste.
Il trattamento Plexer alle palpebre può avere effetto preventivo se si utilizza in pazienti giovani, prima che le rughe siano troppo evidenti.
Tecnica preferita alla tradizionale perché in grado di ottenere risultati immediati senza ricorrere a
giorni di riposo.
Questo tipo di trattamento è sconsigliato a chi soffre di patologie oftalmiche croniche e di fenomeni allergici alle palpebre.
Anche se non espressamente controindicato, è preferibile, per eccesso di zelo, non effettuare il trattamento in gravidanza, allattamento e nei portatori di pace-maker.
Effetti indesiderati connessi a questa metodica sono: l’eventuale gonfiore della zona trattata che può durare circa due giorni in soggetti allergici, lacrimazione durante il trattamento dovuta a un riflesso fisiologico solo in alcune persone ipersensibili.
Il numero di sedute varia in base all’inestetismo da correggere e di solito al massimo sono 4 tranne che in casi particolari.
FRONTE
Rimedio: trattamento Plexer a spot ai lati delle rughe frontali per spianare la superficie cutanea e ridurre la cute in eccesso.
Risultato: immediato, visibile durante la seduta.
Dolore quasi assente, in alcuni soggetti ipersensibili è possibile far precedere la seduta da una applicazione di crema anestetica.
La seduta dura pochi minuti e il risultato si mantiene per alcuni anni in base alla mimica del paziente.
ZIGOMI, GUANCE, MARGINE MANDIBOLARE E COLLO
Rimedio: trattamento Plexer a spot sulle rugosità della
pelle e sulle pliche ottenute plissettando la cute per evidenziarne le aree di lassità da trattare, affiancato dal trattamento a spray per
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eliminare piccoli inestetismi cutanei (macchie cutanee, verruche, fibromi, angiomi, ecc.).
Effetto: scomparsa delle pieghe della guancia, lungo il margine mandibolare e nella regione mandibolare inferiore e del mento.
Il risultato si manterrà nel tempo, mesi o anni in base allo stile di vita del paziente.
In alcuni particolari casi si consiglia un trattamento di richiamo ogni due, tre anni per il mantenimento dei risultati ottenuti.
SOTTO BRACCIA
Rimedio: trattamento Plexer a Spot sulle pliche presenti sulla cute di questa zona e a Spray in piccole aree non contigue.
Risultato: accorciamento della cute in eccesso con aumento di tono.
OMBELICO E SMAGLIATURE PERIOMBELICALI
Rimedio: trattamento Plexer a spot sulle pliche ottenute sia plissettando tra le dita la cute periombelicale sia avvicinando verso il centro dell’ombelico la cute dell’addome in senso orizzontale e verticale (questa manovra viene effettuata dallo stesso paziente).
Chi si: Soggetti di sesso femminile che dopo una o più gravidanze presentano smagliature
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periombelicali o lassità dei tessuti, che possono alterare la forma e le dimensioni dell’ombelico stesso.
Pazienti che dopo diete drastiche abbiano la parte smagliata e rilassata.
Chi no: sconsigliata a pazienti che presentano un accumulo di grasso nell’area sottostante che contrasta l’efficacia del trattamento.
Il numero di sedute varia in base all’inestetismo.
LINK -Prof.Giorgio Fippi-
Foto Prof. Giorgio Fippi.
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