Il viso è quella parte del corpo che ha maggiore visibilità in qualsiasi stagione dell’anno. Esso rappresenta, con la sua mimica, con l’aspetto della pelle, l’espressione dell’interiorità individuale e il “biglietto da visita” per il mondo esterno. Quello di cancellare i segni del tempo è un desiderio che ci portiamo dentro, innato, che si scontra con la realtà biologica del nostro organismo, della nostra pelle. Ma l’invecchiamento è davvero una fatalità irreversibile? E gli unici strumenti per frenarlo passano solo per il bisturi?
Voglia di sentirsi più giovani, di dare freschezza al viso e di distendere i lineamenti; plasmare i tessuti, la pelle, è qualcosa che può fare solo un chirurgo plastico? Ora anche il medico estetico può contare su tanti e validi strumenti.
In sostanza: il desiderio è di migliorarsi, ma rimanendo noi stessi, senza radicali o irreversibili cambiamenti, senza modificare i lineamenti, senza affidarsi a tecniche invasive. Questo non vuol dire che il medico estetico sostituisce il chirurgo, anzi lo affianca o, al massimo, lo precede.
Fra le nuove terapie mediche
sul fronte invecchiamento, specie per le zone di viso-collo-decolté-mani, sono da segnalare i trattamenti soft ma ultra-efficaci che prevedono un mix di peeling combinati, biorivitalizzazione sottocutanea e riempimenti localizzati. Diverse soluzioni che permettono di intervenire in superficie e contemporaneamente di agire in profondità – nel derma – stimolando la biocollagenesi, la formazione cioè di nuove fibre di collagene, sostegno indispensabile per la pelle.
L A B I O R I V I T A L I Z Z A Z I O N E S O T T O C U T A N E A
Vogliamo
illustrarvi in particolare la terapia della biorivitalizzazione sottocutanea.Lati esterni degli occhi, centro della fronte, angoli della bocca, guance, nonché collo, decolté e mani: sono queste le aree del viso e del corpo che invecchiano prima e su cui si disegnano le prime rughe (da quelle del fumatore alle semplici rughe d’espressione).
Oggi si possono trattare con microiniezioni di ultima generazione, che non funzionano da filler, limitandosi pertanto a riempire i “vuoti”, ma stimolano la produzione di cellule fresche (elastina, collagene e acido ialuronico).
La tecnica si chiama “Biorivitalizzazione sottocutanea” e consiste appunto in una serie di microinfiltrazioni, generalmente di acido ialuronico e amminoacidi o a base di GAGS,
che stimolano il fibroblasta, cellula principale del derma, a produrre acido ialuronico e collagene, responsabili del turgore della pelle giovane.
Le microiniezioni sono effettuate esclusivamente da un medico con un
ago sottilissimo (molto più piccolo di un ago da insulina) ai lati degli occhi (nelle cosiddette rughe a raggiera o “zampe di gallina”), ai bordi esterni delle labbra (rughe dette “codice a barre”), sul collo e sul decolté.
Il disagio avvertito dal paziente è minimo, grazie all’azione di un velo di crema anestetica che viene spalmata sulla zona da trattare. A fine seduta si nota solo un leggero arrossamento e gonfiore della zona trattata che svanirà dopo poche ore.
A che età sottoporsi al trattamento? Dopo i 30 anni, quando la pelle comincia a dare i primi sintomi di invecchiamento (anche se non visibili).
Frequenza delle sedute
Il protocollo standard prevede:
a) 1 seduta settimanale per 4-6 settimane;
b) 2-3 sessioni quindicinali;
c) 1 sessione ogni 30-40 giorni come mantenimento.
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